domenica 26 ottobre 2014

SEMPRE A VIA DEL TASSO

Evidentemente la tutela del territorio passa anche attraverso le discariche abusive, in un'opera di costante monitoraggio che a volte assume quasi le forme di un gioco perverso, di una sfida logorante a chi si stanca prima.

Accade ora per la discarica in Via del Tasso, in una zona di confine tra San Cesareo e Rocca Priora.
Il 27 marzo infatti, avevamo già proceduto con la segnalazione, alle autorità competenti, di un'importante presenza di rifiuti abbandonati, comprendenti anche amianto, nel sito in questione.


Ma, evidentemente, non è bastato se, da un secondo sopralluogo effettuato il 24 ottobre, la situazione, a 7 mesi di distanza, resta inalterata, o meglio peggiorata dalla vegetazione sempre più fitta e incolta che ricopre, come a voler stendere un velo pietoso, i rifiuti di ogni genere lasciati in giacenza dall'inciviltà dei cittadini e dall'incuria degli amministratori. Abbiamo ritrovato non solo tutti i pneumatici di marzo, gli inerti e i sanitari, ma anche fitti strati di guaina bituminosa, mobili e suppellettili, rifiuti domestici e scarti industriali. E ci chiediamo anche cosa altro si nasconda sotto il tappeto...quello vegetativo...





A ciò si aggiungono le lamentele e le giuste proteste degli abitanti delle zone limitrofe, costretti a respirare i fumi tossici provenienti dai roghi: abbiamo rinvenuto ed evidenziato infatti, cumuli di rifiuti plastici e per l’edilizia, smaltiti almeno in parte mediante incenerimento a terra, pratica illecita che espone al rischio di rilascio di diossina nell'aria.



Ma non è questo di via del Tasso l'unico caso di inerzia amministrativa:
nel bosco di Colle di Fuori, Parco Regionale dei Castelli Romani, ad esempio, abbiamo dovuto attendere oltre un anno affinchè venisse rimosso l'amianto segnalato

Stesso iter anche per l'amianto e relativa discarica al Fontanile della Pidocchiosa a San Cesareo

Occorre sempre sottolineare che le discariche abusive esistono e persistono non per autogenerazione, ma soprattutto a causa della mancanza di educazione al rispetto ed alla tutela dell'ambiente e del territorio, cui il gesto di inciviltà con il quale questi fenomeni si affermano, è una diretta conseguenza.
Un'amministrazione attenta e sensibile, così come una politica lungimirante, dovrebbe insegnare e diffondere valori fondamentali quali quelli del rispetto della natura e del pianeta, ricominciando dall'unica speranza che ancora abbiamo per cambiare, o per lo meno fermare, questo stato di cose: i bambini.


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