sabato 22 febbraio 2014

ANCORA DISCARICHE A SAN CESAREO


Il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani e il Comitato “Love San Cesareo” denunciano l’ennesima presenza di discariche abusive nel comune di San Cesareo.
In una segnalazione fatta in data 20 febbraio 2014 e indirizzata al comune di San Cesareo a Società Autostrada S.P.A. e per conoscenza all’Azienda Sanitaria Locale Roma G e ai carabinieri di San Cesareo dichiarano che:
“In riferimento alla precedente segnalazione di discarica abusiva con presenza di amianto presso l’area archeologica denominata Fontanile della Pidocchiosa, inviata in data 10 febbraio 2014, i Comitati stessi sono stati contattati dall’Ispettore dell’Ufficio di Igiene della A.S.L. di Palestrina per effettuare un sopralluogo nel sito in oggetto.  Addentrandoci nell’area menzionata, costeggiando i piloni dell’autostrada e proseguendo fino al ricongiungimento con la strada di recente costruzione, il cui proseguimento conduce a Via Cesare Battisti, altezza cancelli della Villetta, abbiamo riscontrato la presenza di una ulteriore e importante discarica a cielo aperto. Come da foto riportate in allegato si rilevano: cumuli in misura più che considerevole di inerti, materiali per l’edilizia, mobili, elettrodomestici, un camper bruciato, una roulotte, una ruspa, un camioncino, un casotto prefabbricato, questi ultimi in evidente stato di disuso e di abbandono. Tutta l’area circostante, fino all’incrocio con via delle Magnolie, versa nelle medesime condizioni e quanto riportato è solo una parte di ciò che  ulteriormente si nasconde e che solo si intravede sotto l’erba incolta e la vegetazione che cresce spontanea.
Nel ricordare che il primo cittadino ha la funzione di tutelare la salute dei cittadini, si chiede:
l’immediata rimozione dei rifiuti;
l’intera bonifica dell’area;
inoltre, avendo ormai constatato che il comune di San Cesareo in generale e, l’area in oggetto in particolare, è disseminato di discariche abusive e, ricordando ancora una volta, che i soldi spesi per la rimozione dei rifiuti e la bonifica della zone contaminate sono soldi pubblici, chiediamo anche che codesta amministrazione preveda per il futuro l’adozione di strategie valide alla prevenzione del fenomeno.”

Ebbene, noi come cittadini abbiamo il preciso dovere di non sporcare e di conferire i rifiuti, anche ingombranti, nei luoghi appositamente adibiti a tale scopo; abbiamo inoltre il dovere di effettuare una corretta differenziazione del rifiuto stesso, senza in questa sede interrogarci troppo su come poi effettivamente avvenga il passaggio che porta alla gestione e allo smaltimento successivo alla raccolta; abbiamo il dovere di pagare le tasse, anche quelle relative alla “monnezza”;  abbiamo il dovere di monitorare e, se necessario, segnalare e denunciare situazioni di degrado ambientale.


Le amministrazioni invece che doveri hanno?














giovedì 20 febbraio 2014


Sabato 22 febbraio dalle ore 9,00 e per tutta la mattinata il Comitato “Love San Cesareo” e il “Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani” vi danno appuntamento nella Piazza di San Cesareo dove saranno presenti con un proprio gazebo informativo. Il fine è quello di informare e sensibilizzare la popolazione circa i ritrovamenti dei resti di quella che è stata identificata come “La Villa di Cesare e Massenzio”, una scoperta archeologica  seconda solo a Villa Adriana - già patrimonio dell’UNESCO. Adesso sull’area incombe il progetto edilizio denominato “La Petrara” , progetto che, relegando la Villa ad orpello e semplice elemento di decoro all’interno di un complesso residenziale e di una nuova chiesa (che potrebbero sicuramente trovare collocazione presso altra sede), continua ad andare nella direzione del consumo di suolo e della costruzione di discutibili opere di interesse pubblico, anziché verso lo sviluppo delle potenzialità turistiche e culturali di un territorio dalla forte e indiscutibile matrice storica.
Nella stessa occasione verrà divulgato materiale informativo sulle criticità del bitumificio operante in località Faeta-Campo Gillaro e sulla preoccupante presenza e diffusione sul territorio di discariche abusive anche con presenza di materiale altamente pericoloso.


mercoledì 19 febbraio 2014

La Petrara, Parco Archeologico o Speculazione Edilizia. Salviamo i resti della Villa di Cesare e Massenzio


In America il sasso su cui sedeva il famoso capo indiano “Toro Seduto” attrae circa 10.000 turisti l’anno generando un indotto che ha consentito al paese di sviluppare una economia di tutto rispetto.

Ma siamo in Italia, e noi, in un paese a forte vocazione agricola, con forte potenzialità turistica ed una ineguagliabile matrice storica, continuiamo a consumare e distruggere il territorio realizzando discutibili opere di interesse pubblico che rischiano di danneggiare o addirittura cancellare per sempre la vocazione e potenzialità del nostro territorio.

Gazebo a San Cesareo


A maggior chiarimento della corrispondenza circolata negli ultimi giorni, riteniamo utile chiarire quanto avvenuto a San Cesareo dove a seguito di una nostra richiesta di occupazione di suolo pubblico, conformemente ad una delibera del Consiglio Comunale in vigore dal 1 gennaio 2012, ci veniva richiesto: 

      -       marca da bollo da 16,00 euro

-       ricevuta di versamento di € 8,00 per diritti di istruttoria 

-   planimetria concernente stato dei luoghi in scala non inferiore a 1:100 con individuata l’area oggetto d’occupazione;

-       stralcio catastale in debita scala, con individuata l’area oggetto di occupazione; 

-       n. 2 foto relative allo spazio oggetto d’occupazione.

venerdì 14 febbraio 2014

Elena Taglieri sul bitumificio di San Cesareo

Pubblichiamo con grande piacere l'articolo della nostra Elena Taglieri sul bitumificio di San Cesareo.

LA STRIDENTE CONVIVENZA TRA UVA ITALIA, VINI D.O.C. E BITUMIFICIO: SUCCEDE A SAN CESAREO, TERRITORIO GIOVANE IN BILICO TRA VOCAZIONE AGRICOLA E INDUSTRIALIZZAZIONE SELVAGGIA (di Elena Taglieri) 

 

Neppure il quadrante laziale oltre l’hinterland a sud-est della Capitale e nel versante dei Monti Prenestini viene risparmiato da investimenti industriali veramente incompatibili con la vocazione agricola di questo territorio. Infatti è già in funzione nel comune di S.Cesareo, in Località Faeta-Campo Gillaro un impianto di recupero inerti appartenente alla PAOLACCI SRL, che ha ottenuto l’esclusione della procedura di V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) con Prot. N. 219162 del 29/10/2009. Di un altro, per lo stoccaggio ed il trattamento rifiuti, proposto dalla ELPIDIA 2000 Srl, (dello stesso gruppo societario PAOLACCI), in via Polense 5, Località Osa (appena fuori del raccordo anulare e ricadente in zona est del comune di Roma direzione direzione Zagarolo), risultano solo progetto e relativa istanza (presentate in data 02.03.2009  ma a tutt’oggi  privo di parere a riguardo. Entrambi gli impianti sono praticamente adibiti alla produzione di conglomerato bituminoso a caldo. Ciò, tradotto in altri termini significa emissioni di fumi e vapori non certo innocui e non a base di terapeutico aerosol. La distanza che li separa non è poi eccessivamente così lontana (11, 26 km), almeno in linea d’aria, ma si sa pure che l’aria non rimane ferma. (http://issuu.com/smoothejazz/docs/istanza_36-2009, http://issuu.com/smoothejazz/docs/progetto e http://issuu.com/smoothejazz/docs/studio_impatto_ambientale_elpidia_s ).

lunedì 10 febbraio 2014

Comunicato stampa discariche Fontanile della Pidocchiosa


Il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani e il Comitato Love San Cesareo, facendo tappa proprio a San Cesareo, proseguono il viaggio di denuncia dell’allarmante presenza di discariche abusive sul territorio.
Nel mese di settembre 2013, infatti, i Comitati inviavano al Comune di San Cesareo e alla Società Autostrade S.P.A, la segnalazione di una discarica abusiva presso l’area archeologica denominata Fontanile della Pidocchiosa.
Il sito in questione riveste notevole importanza essendo valorizzato dai resti di una fontana-ninfeo risalente ai primi anni del IV secolo e contemporanea alla costruzione della Torraccia di San Cesareo, e da quelli di edifici commerciali (taberne) del III secolo, nonché da ciò che rimane dell’antica via Labicana.