A maggior chiarimento della corrispondenza circolata negli ultimi giorni, riteniamo utile chiarire quanto avvenuto a San Cesareo dove a seguito di una nostra richiesta di occupazione di suolo pubblico, conformemente ad una delibera del Consiglio Comunale in vigore dal 1 gennaio 2012, ci veniva richiesto:
- marca da bollo da 16,00 euro
- ricevuta di versamento di € 8,00 per diritti di
istruttoria
- planimetria concernente stato dei luoghi in
scala non inferiore a 1:100 con individuata l’area oggetto d’occupazione;
-
stralcio
catastale in debita scala, con individuata l’area oggetto di occupazione;
- n. 2 foto relative allo spazio oggetto d’occupazione.
- n. 2 foto relative allo spazio oggetto d’occupazione.
Una delibera che non prevede distinzione tra occupazione
per fini commerciali, propaganda politica e sociale o attività di soggetti che,
per statuto, non hanno scopo di lucro (peraltro previste dall’art. 50 della
delibera stessa). Una delibera che,
vista l’anomalia, non è mai stata applicata, se non nella misura del pagamento
degli 8,00 euro per i diritti di istruttoria, sino all’arrivo di uno zelante
impiegato che ha deciso di applicarla, giustamente, alla lettera.
Visto e considerato che l’esistenza dell’anomalia è tacitamente condivisa, ci domandiamo allora perché:
- non venga modificata;
- deve essere necessario investire tempo e denaro per avere qualcosa che ci spetta di diritto.
Visto e considerato che l’esistenza dell’anomalia è tacitamente condivisa, ci domandiamo allora perché:
- non venga modificata;
- deve essere necessario investire tempo e denaro per avere qualcosa che ci spetta di diritto.
Fortunatamente la mobilitazione civile, specialmente
quando assidua, è valsa sinora a porli di fronte alle loro incongruenze interne, a ricevere l’esenzione dai vari
pagamenti e dalla produzione di scartoffie, ma soprattutto ad ottenere la
promessa, per ora verbale ma che spingeremo affinché venga mantenuta, della
creazione di una diversa procedura.
In barba anche alle norme costituzionali, risulta infatti sempre più difficile per Associazioni e Cittadini comunicare e realizzare momenti di aggregazione con il resto della popolazione e la disponibilità degli spazi ad essi riservati sembra ormai essere asservita alla creanza della Amministrazione reggente.
Avviene così che, in alcuni paesi, il volantinaggio di informazione socio/politica viene messo alla stregua di quello commerciale, ed in quanto tale spesso assoggettato a tassa (vedi Palestrina e San Cesareo).
In altri casi viene addirittura proibito a “tutela del decoro urbano”- come se la eventuale colpa di volantini gettati a terra fosse di chi li distribuisce e non di chi li legge.
Lo stesso dicasi per la temporanea occupazione di suolo pubblico, in questo caso un gazebo, che viene a volte concessa senza esitazione, a volte confinata in angoli remoti del paese, a volte vincolata anch’essa ad una tassa se non addirittura negata.
Quanta fatica debbono fare questi cittadini costretti ad occuparsi in prima persona della cosa pubblica visto che coloro che dovrebbero rappresentarli fanno ben altro?
Quanto tempo e soldi sono costretti a tirare fuori di tasca loro per poter dare voce alle nefandezze di volta in volta scoperte?
E’ forse questa la fatidica democrazia per la quale hanno combattuto i nostri predecessori e di cui qualcuno va così tanto fiero?
Sabato 22 febbraio, alle ore 9, vi aspettiamo in Piazza a San Cesareo per parlare delle emergenze presenti a San Cesareo ma che coinvolgono significativamente tutto il territorio.
In barba anche alle norme costituzionali, risulta infatti sempre più difficile per Associazioni e Cittadini comunicare e realizzare momenti di aggregazione con il resto della popolazione e la disponibilità degli spazi ad essi riservati sembra ormai essere asservita alla creanza della Amministrazione reggente.
Avviene così che, in alcuni paesi, il volantinaggio di informazione socio/politica viene messo alla stregua di quello commerciale, ed in quanto tale spesso assoggettato a tassa (vedi Palestrina e San Cesareo).
In altri casi viene addirittura proibito a “tutela del decoro urbano”- come se la eventuale colpa di volantini gettati a terra fosse di chi li distribuisce e non di chi li legge.
Lo stesso dicasi per la temporanea occupazione di suolo pubblico, in questo caso un gazebo, che viene a volte concessa senza esitazione, a volte confinata in angoli remoti del paese, a volte vincolata anch’essa ad una tassa se non addirittura negata.
Quanta fatica debbono fare questi cittadini costretti ad occuparsi in prima persona della cosa pubblica visto che coloro che dovrebbero rappresentarli fanno ben altro?
Quanto tempo e soldi sono costretti a tirare fuori di tasca loro per poter dare voce alle nefandezze di volta in volta scoperte?
E’ forse questa la fatidica democrazia per la quale hanno combattuto i nostri predecessori e di cui qualcuno va così tanto fiero?
Sabato 22 febbraio, alle ore 9, vi aspettiamo in Piazza a San Cesareo per parlare delle emergenze presenti a San Cesareo ma che coinvolgono significativamente tutto il territorio.
Non mancate e partecipate numerosi!!
Il
Gruppo Operativo del Comitato di Difesa del Territorio
Il Comitato "I Love San Cesareo"
Il Comitato "I Love San Cesareo"
Nessun commento:
Posta un commento