venerdì 23 maggio 2014

I candidati sindaci rispondono (alcuni)

Nei giorni scorsi il Comitato di Difesa del Territorio ha mosso delle precise richieste, in tema di gestione dei rifiuti, ai candidati sindaci del nostro territorio (http://comitatodifesaterritoriale.blogspot.it/2014/05/sollecitazioni-pre-elettorali.html)
Su 38 nomi solo in 10 hanno risposto. Chi non lo ha fatto si assumerà la responsabilità del proprio silenzio.
Pubblichiamo, volutamente senza alcun commento,  in modo tale che ognuno possa trarne le dovute conseguenze, le risposte che ci sono pervenute, così come sono state inoltrate.


CAPRANICA PRENESTINA:
 Francesco Colagrossi:
Antonio Bruzzano:

CAVE:
- Angelo Lupi:
- Orazio Campo:
- Sergio Boccuccia:

COLONNA :
 - Augusto Cappellini:
- Fabio Pochesci:
- Roberto Rosini:

FRASCATI:
- Mirko Fiasco:
- Alessandro Adotti: 
- Fabio Polli:
- Alessandro Spalletta:
- Roberto Mastrosanti:
- Vincenzo Rossetti:
- Emanuele Dessì:
- Stefano Baccani:

GENAZZANO:
 - Fabio Ascenzi:
- Domenico Cremona:

MARINO:
- Fabio Silvagni:
- Emanuele Ciamberlano:
- Eleonora di Giulio:
- Adolfo Tammaro:
- Carlo Colizza:

MONTE PORZIO CATONE :
- Luciano Gori:
- Emanuele Pucci:
- Andrea Galati: 

PALESTRINA:
- Adolfo De Angelis:
 - Massimo Guerrini:
- Angelo Marzicola:
- Ludovico Rosicarelli:
- Claudio Rotondi:
- Andrea Saladino:
- Giulio Tomassi:

ROCCA PRIORA:
- Damiano Pucci:
- Carmen Zorani:
- Gianluca Mastrella:
- Pierpaolo Vinci:
- Antonio Pucci:



Risposta candidati sindaci: comune di Genazzano, Fabio Ascenzi "Genazzano futura"

Buongiorno. La mia posizione è quella già espressa dal consiglio comunale di Genazzano di cui sono sindaco. Su due progetti presentati sul territorio è stato dato parere negativo. Grazie

Il nostro obiettivo sarà quello di proseguire sulla differenziata spinta. Nel mio comune si effettua il porta a porta su tutto il territorio comunale e dopo un anno e mezzo abbiamo raggiunto circa il 65%. Obiettivo prossima legislatura 70%

giovedì 22 maggio 2014

Risposte candidati sindaci: comune di Marino, Adolfo Tammaro

Cari Amici del Comitato difesa territoriale,
grazie per la vostra iniziativa e per averci coinvolti.
Cercherò di essere sintetico anche se l'argomento è molto vasto e sarà un piacere poterne parlare insieme in modo indipendente dal risultato delle elezioni.
Sappiamo tutti che nel momento in cui parliamo di problematica del ciclo dei rifiuti in realtà stiamo parlando della necessità di rivedere in profondità il nostro stile di vita e la logica del consumo visto come perno dell'economia.
Per certi versi da questi argomenti è nato il nostro Movimento per il Cambiamento nel 2011. Siamo una lista civica indipendente da tutti i partiti (nel vero senso delle parole usate)  ed il nostro programma del 2011 parlava di Ben Vivere, di sobrietà e buon senso (questo programma è visibile al link http://emarino.perilcambiamento.org/trasparenza/programmi-elettorali/)

Fatta questa premessa mi concentrerò su due argomenti:
- Ciclo dei rifiuti - Cosa fare?
- Impianti di smaltimento -Come la pensiamo
Per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti è oggettivo che siamo di fronte ad una classe politica che non ha mai veramente affrontato il problema. Anche nella nostra campagna elettorale locale sento parlare con superficialità di "porta a porta" come fosse l'unico problema da affrontare. E' lampante che un paese che sta al 20% di differenziata ha avuto amministratori incapaci ma è anche vero che la raccolta porta a porta è solo un prerequisito per affrontare il problema e non la soluzione finale.
Convinti di questa posizione siamo favorevoli alla costituzione di un Consorzio dei Castelli Romani che possa dotarsi degli impianti necessari per coprire lo smaltimento dei circa 500.000 abitanti dell'area. Questa convinzione nasce dal fatto che esiste la necessità di fare investimenti che solo certi volumi di popolazione possono ammortizzare.
Purtroppo ogni volta che si fa una proposta del genere il dubbio che tutti si trasformi in un carrozzone mal gestito esiste ma sinceramente non vedo grandi alternative.
Quindi, per non essere prolisso, tutto quanto ruota intorno al ciclo dei rifiuti lo vediamo da affrontare con :
- Costituzione di un consorzio per la costruzione degli impianti necessari
- Porta a porta con strumenti di pesatura, recupero del vetro e della plastica etc. premianti dei comportamenti virtuosi. Facciamo in modo che paghi chi effettivamente produce il rifiuto
- Formazione a tutti i livelli coinvolgendo anche la grande distribuzione ed i commercianti
Sulla questione impianti siamo convinti che quando intervengono incentivi pubblici il rischio è che anche le fonti rinnovabili diventino una piaga per il territorio.  In Italia non c'è bisogno di nuovi impianti per la produzione di energia ma sarebbe sufficiente razionalizzarne la produzione, la distribuzione e l'utilizzo.
Per una gestione virtuosa dei rifiuti è indispensabile, oltre alla applicazione delle direttive europee in materia, un impegno sia delle amministrazioni che dei singoli cittadini prima di tutto per la riduzione dei rifiuti, per esempio, diffondendo la pratica del compostaggio domestico e comunitario, la riparazione ed il riuso degli oggetti e attivando una buona raccolta differenziata non finalizzata alla produzione di CDR ma al recupero delle materie prime secondarie. Escludiamo qualsiasi tecnologia per la combustione dei rifiuti sia perché nociva sia perché non è assolutamente necessaria.
Nelle istituzioni continueremo a comportarci come abbiamo fatto negli ultimi anni dando voce alla volontà dei cittadini. Noi siamo cittadini e proveniamo da comitati e sappiamo che le soluzioni migliori si trovano insieme.
Ci interessa molto anche il confronto con altre realtà che possano venirci a raqccontare le loro esperienze e gli argomenti che hanno approfondito.
A livello personale come uno dei responsabili dell'associazione Marino Aperta onlus insieme all'Associazione Mons. Grassi organizziamo dei convegni sui rifiuti. Siamo arrivati alle VII edizione prevista il prossimo mese di Giugno. Ci sentiremo subito dopo le elezioni per decidere insieme come far procedere la nostra collaborazione.
Vi invio un sincero saluto e vi segnalo alcuni siti da noi gestiti.
Adolfo Tammaro 
Candidato Sindaco al Comune di Marino per le liste Movimento per il Cambiamento, Lista Tammaro Energie Positive, Un'Altra Marino con Tammaro



Risposte candidati sindaci: comune di Cave, Sergio Boccuccia "Cave insieme"

Salve, sono Sergio Boccuccia candidato sindaco a Cave con il progetto civico “Cave Insieme”, capisco l’amarezza con la quale vi rivolgete a tutti i candidati, ma personalmente non condivido questo approccio che ci fa sembrare più controparti che soggetti impegnati nella gestione al meglio del bene comune.
I quesiti posti sono di portata tale che rispondere brevemente non è facile e si corre il rischio di non riuscire a esprimere a pieno il proprio pensiero, in ogni caso la risposta è doverosa.
La cura dell’ambiente e la salvaguardia del territorio devono essere un impegno primario di ogni amministrazione; questa affermazione tanto semplice da apparire scontata implica però scelte non facili con un impatto sociale notevole. Quindi il confronto e la partecipazione, oltre che necessari, devono essere culturalmente alla base nella definizione di piani gestionali che diano risposte a problemi  (per esempio la gestione dei rifiuti) che investono valori fondamentali come la salute e l’ambiente. Confronto che significa appunto affrontare i problemi, anche partendo da visioni diverse, proponendo le proprie soluzioni ma senza preconcetti al fine di ricercare la soluzione condivisa in modo particolare quando si parla di temi complessi come rifiuti, energia ambiente e salute.
Non voglio parlare del modello della decrescita felice, ma è certo che la migliore energia è quella non usata come il miglior ciclo di gestione dei rifiuti è non produrli. Poi però l’energia serve e i rifiuti si fanno per cui bisogna gestire la cosa.
Non è questa la sede per scendere nei particolari delle diverse soluzioni tecnologiche, ma ridurre i rifiuti è certamente una risposta che va nella direzione giusta anche se richiede mutamenti organizzativi nel sistema di produzione e nella cultura del consumatore e quindi un tempo di attuazione non breve. Qualche lungimirante in Europa sta avviando il processo e noi dobbiamo seguirne l’esempio.
La raccolta differenziata è un primo passo ma può essere migliorata valorizzando  e incrementando il riuso dei materiali selezionati.
Se poi consideriamo che nel settore della gestione dei rifiuti la presenza di inquinamenti malavitosi è notevole aggiungiamo un altro elemento di complicazione. Però tutti dobbiamo concorrere per arrivare prima possibile alla chiusura della discariche indifferenziate che sono la vera bomba ecologica su cui siamo seduti.
Il nostro impegno a contrastare scorciatoie da parte delle lobby dei rifiuti sarà totale. Come premesso il miglior modo di gestire i rifiuti è non produrli, ma anche noi siamo produttori di rifiuti di varie tipologie e, per i principi di solidarietà e sussidiarietà, anche noi siamo chiamati a dare il  nostro contributo alla gestione di queste problematiche anche per evitare che, in assenza di soluzioni, qualcuno si senta autorizzato a trasformare in discariche a cielo aperto tutti quei siti defilati e di difficile controllo. Per tutte queste ragioni non possiamo farci sopraffare dalla sindrome NIMBY, le soluzioni vanno ricercate in decisioni partecipate e condivise a livello di comprensori territoriali credibili dove ogni comunità deve farsi carico di un pezzo del problema. Uno stretto controllo democratico del processo può fornire ottimi risultati anche per la riduzione dei costi per i cittadini e forse lo strumento per trasformare i rifiuti in risorsa anche dal punto di vista occupazionale.
Un’ultima notazione, ci chiedete risposte e il rispetto dei diritti: è sacrosanto. Ma è opportuno ricordare che a ogni cittadino competono i doveri propri del ruolo che ricopre nella società.
Sono a disposizione per qualsiasi approfondimento.
Cordialmente

Sergio Boccuccia 

Risposte candidati sindaci: comune di Rocca Priora, Antonio Pucci M5S

Vi ringrazio a nome del M5S di Rocca Priora della vostra
sollecitazione a dichiarare la posizione riguardo agli argomenti
citati nella vostra domanda.
Per quanto riguarda le centrali a biomasse
e biogas la nostra posizione è nettamente negativa,in quanto è
estremamente pericolosa per l'ambiente, la salute e non risolve il
problema dei rifiuti e nel caso di un nostro successo
elettorale,impediremo la realizzazione delle stesse sul territorio del
comune.La nostra proposta riportata anche nel nostro programma è
quella della differenziata e la creazione di una centrale di
trattamento dei rifiuti (possibilmente dei castelli romani)basandoci
sulla esperienza di vedelago,incentivando i comportamenti virtuosi
attraverso una tariffazione premiante,favorire ove sia possibile il
compostaggio domestico o in alternativa un compostaggio aerobico
centralizzato.Il nostro intento è quello di far diventare i rifiuti
una risorsa e non un problema,creando anche lavoro attraverso la
lavorazione degli stessi.
Antonio Pucci


Risposte candidati sindaci: comune di Genazzano, Domenico Cremona "Uniti per cambiare"

Quello che è accaduto negli ultimi cinque anni rappresenta un vero e proprio attacco al nostro territorio. 
La vicenda del Biogas rappresenta soltanto la punta più avanzata di una strategia speculativa che ha nella gestione dei rifiuti di Roma il pericolo maggiore per il nostro ambiente. I progetti di istallazione di impianti a Biogas a Gallicano, a Paliano e il tentativo fallito di qualche anno fa di installare una mega centrale ad Olevano, fanno il paio con la vera bomba ecologica del nostro territorio: Colleferro. La discarica di Colle Fagiolara confinante con il nostro Comune e la presenza di due termovalorizzatori e un cementificio, che brucerà presto rifiuti trattati, necessita una strategia di difesa da attuare insieme ai comuni della zona. Prestare il fianco ad operazioni spregiudicate che minano la salute dei cittadini come i due impianti a Biogas ai Collicchi e alla Farna resteranno nella memoria di tutti. La straordinaria mobilitazione dei cittadini, basti ricordare le 1800 firme raccolte dal comitato Rifiuti zero, ha fatto crescere nell’opinione pubblica una nuova sensibilità ambientale e naturalistica, che deve essere raccolta e sviluppata attraverso azioni amministrative di avanguardia sul tema dell’ambiente e della gestione dei rifiuti. Dopo quanto successo ogni azione che riguarda la salute dei cittadini e l’integrità del nostro territorio sarà presa con il consenso dei cittadini. Questo metodo sarà messo in atto a cominciare dalla decisone riguardante la chiusura o meno della discarica degli inerti di Fossa Cauzza

Risposte candidati sindaci: comune di Palestrina, Massimo Guerrini "Eccoci Palestrina"

Un punto del nostro programma elettorale
05. SERVIZI - SOCIETA’ – SPORT

05.b Diminuzione delle tasse comunali dei cittadini mediante la realizzazione di un progetto per l’economia solidale ed ambientale attraverso strumenti tecnologici e di sviluppo ecosostenibile tesi alla salvaguardia dell’ambiente, all’efficienza energetica, alla gestione dei rifiuti e delle acque. Produttore e smaltitore - produttore e consumatore.

A nostro avviso il ‘’clico di gestione dei rifiuti’’ sarebbe piu’ sentito dalla popolazione rafforzando l’approccio secondo il quale i rifiuti non sono più visti come una fonte di inquinamento, bensì come un’importante risorsa da gestire e utilizzare adeguatamente.
La responsabilità individuale del produttore rappresenta uno stimolo notevole a modificare le caratteristiche progettuali dei
prodotti per promuoverne la riciclabilità o ridurre la produzione dei rifiuti. Inoltre, imponendo ai produttori di sostenere il costo del riciclo dei prodotti al termine del ciclo di vita, si farebbe leva sul loro ruolo specifico nella catena produttori - consumatori - gestori dei rifiuti per finanziare il riciclo e incorporarne i costi di gestione nel prezzo del prodotto anzichè scaricare la spesa sulle Tariffe dei cittadini.
Occorre,pertanto, un approccio diverso, maggiormente attento alla riduzione a monte dei rifiuti e all'incremento della raccolta differenziata in vista di un possibile recupero e riciclo, in modo che la gestione dei rifiuti non persegua soltanto obiettivi quantitativi, ma diventi un vero e proprio comparto dell’industria del riciclo e del recupero in grado di offrire opportunità in termini economici e di impresa.
Nel ringraziare per l’attenzione porgo distinti saluti.
Massimo Guerrini- Palestrina

Eccoci – Forza Italia – Per Cambiare

Risposte candidati sindaci: comune di Palestrina, Andrea Saladino M5S

Il Movimento 5 Stelle Palestrina, nonchè il sottoscritto a titolo personale, ci riteniamo contrari all'adozione di centrali a biogas.

Contrari perchè è stato accertato che suddetti impianti sono dannosi all'ambiente e alla salute dei cittadini, sia per l'inquinamento prodotto dalla movimentazione della grande quantità di biomassa, sia per le emissioni di inquinanti prodotte dai "motori-generatori" utilizzati per la produzione di energia elettrica, sia per l’enorme quantità di scarti da lavorazione che occorre smaltire in discariche autorizzate, sia per il Compost prodotto che erroneamente viene definito “ di qualità” e che tale non è. Il digestato utilizzato in agricoltura, ad oggi, è considerato dal Commissario dell’ U.E. come un rifiuto e come tale dovrebbe essere trattato.
Preoccupa, peraltro, il fatto che non sia previsto, in materia, l'obbligo di un'indagine epidemiologica preliminare e uno studio osservazionale di coorte da valutare a fronte di richieste per l’installazione di nuovi impianti, in forza anche di altre realtà inquinanti già esistenti.

Contrari perchè, a fronte della scarsa energia prodotta, incidono significativamente sul consumo del suolo, sequestrando risorse agricole, tesoro del nostro territorio e veicolo importante per un rilancio dell'impresa locale.

Contrari perchè, a fronte degli incentivi pubblici, ottenibili con la produzione di energia elettrica /termica per l'installazione e gestione di codesti impianti, si configura una mera speculazione economica, che può sviluppare un indiscriminato tappezzamento sul territorio italiano di queste strutture. Prova ne sono già le numerose richieste di autorizzazione, per impianti di piccola e media potenza.

Per queste ed altre ragioni, inoltre, chiediamo, con forza

Che tale argomento non venga posto esclusivamente sul piano di una bieca dialettica politica, al contrario, invito le altre forze politiche e le associazioni del territorio a collaborare per la difesa del futuro di questa terra e la salute del suo popolo;

Che la politica di Palestrina, si interessi attivamente del problema ed operi al fine di impedire pericolose scelte , esclusivamente economiche, che compromettano il nostro territorio;

Che si creino i presupposti per l'adozione di soluzioni concrete ed alternative per la gestione e la chiusura virtuosa del ciclo dei rifiuti e lo sviluppo di fonti di produzione di energia, compatibili con il territorio e nel pieno ed ASSOLUTO RISPETTO del diritto COSTITUZIONALE alla salute dei cittadini.

Già da tempo, il Movimento 5 Stelle Palestrina, con l'aiuto e la consulenza di esperti in materia, ha avviato un Tavolo intercomunale con altri gruppi dei comuni limitrofi, per studiare bene l'argomento delle energie rinnovabili e della gestione dei rifiuti, strettamente connesse tra loro, nonchè delle soluzioni adottabili in merito.

Parliamo di una gestione dei rifiuti come risorsa, attraverso un approccio di buon senso:
- DIMINUIZIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI (riuso, riciclo, diminuizione di imballaggi..)
- CORRETTO CICLO DELLA DIFFERENZIATA (con politiche di incentivazione del compostaggio domestico)
- SOLUZIONI AD IMPATTO ZERO PER IL COMPOSTAGGIO DI COMUNITA' (impianti di compostaggio di quartiere e/o comunali)

mercoledì 21 maggio 2014

Risposte candidati sindaci: comune di Rocca Priora, Damiano Pucci "Viva Rocca Priora"

In merito alla vostra email del 5 maggio scorso, in cui chiedevate a questa amministrazione, ed in particolare al sindaco, l'indirizzo che l'ente comunale intende perseguire a proposito del ciclo dell'intera gestione dei rifiuti, vi rispondo quanto segue.

In data 1 giugno inizierà, in tutto il territorio comunale, una campagna di informazione che si sta già svolgendo nelle scuole del paese, volta a spiegare alla cittadinanza la nuova modalità di conferimento dei rifiuti che, a partire dal 30 giugno prossimo, avverrà tramite raccolta differenziata porta a porta.

Il servizio è stato affidato, tramite appalto pubblico, alla Sarim Ambiente, che sta provvedendo, in collaborazione con il comune e con la Provincia di Roma, a predisporre tutto il necessario affinché la raccolta dei rifiuti parta e vada a regime entro la fine del 2014.

Il ciclo della gestione dei rifiuti farà riferimento ad un'isola ecologica, che per il prossimo anno sarà provvisoriamente situata in via della Montagna Spaccata, in località Beccaccia. Successivamente, in ottemperanza alle normative vigenti, l'isola ecologica sarà posizionata nel suo sito definitivo, che è già stato individuato in una zona equidistante tra Rocca Priora e la frazione di Colle di Fuori.

Nell'isola ecologica verranno trattati in particolare i rifiuti oggetto di raccolta differenziata (carta, vetro, plastica e umido) e trasformati in materiale da rivendere alle varie cooperative specializzate nel riuso.

Per quanto riguarda l'umido, venduto dopo un trattamento che lo trasforma in un ottimo fertilizzante, i cittadini hanno anche la possibilità di richiedere al comune, in comodato d'uso gratuito, una compostiera, a patto che abbiano un giardino o un balcone dove posizionarla, e provvedere da soli a differenziare l'umido, traendone  del fertilizzante da utilizzare e ricevendo anche un piccolo sgravio sulla tassa della nettezza urbana.

Non c'è nessuna intenzione di ricorrere alle centrali Biomasse o Biogas, mentre stiamo studiando alcune forme di compostaggio di comunità, sulla scorta di esperienze virtuose nella zona del viterbese.

Tra gli obiettivi c'è, in via di prima attuazione, quello di arrivare ad un indifferenziato che non superi il 30% dei rifiuti totali, indifferenziato che dovrà essere conferito in discarica (dove, fino ad oggi, finisce il 100% della nettezza urbana di Rocca Priora) e che quindi abbasserà la tariffa che i cittadini pagano per il servizio.

E' inoltre intenzione della nostra lista incentivare le pratiche di riuso di tutti quei materiali soggetti a differenziata, come vetro e contenitori di plastica, attraverso la realizzazione di distributori di acqua (già ne è presente uno in vile degli Olmi) e latte, e anche di detersivi.

Il comune, oltre alla campagna di informazione, rivolta a tutti i cittadini, predisporrà anche un info-point, un apposito numero verde e uno spazio web sul sito istituzionale dell'ente, affinché la buona pratica della raccolta differenziata diventi semplicemente una buona pratica per tutta la comunità.



IL SINDACO DI ROCCA PRIORA


DOTT. DAMIANO PUCCI

Risposte candidati sindaci: comune di Colonna, Fabio Pochesci "Cambiare Colonna insieme si può"

Come saprete la nostra è una lista civica formata da semplici cittadini uniti per contrastare l’attuale amministrazione colonnese e possiamo affermare che il nostro interesse è solo ed esclusivamente il bene del cittadino.
Il tema dell’ambiente è molto ampio e nel nostro programma abbiamo scelto di affrontarlo con quattro azioni semplici ed efficaci:
1)  attuare il divieto d'insediamento di inceneritori e industrie inquinanti nel territorio comunale;
2) incentivare la raccolta differenziata mediante una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e tramite assemblee pubbliche per estenderla anche nelle zone periferiche;
3) attuare provvedimenti per incentivare la messa in funzione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili ( fotovoltaico,ecc..);
4) riqualificare, migliorare e incentivare l’uso dell’isola ecologica.
Ci piace pensare che le nostre idee siano solo un punto di partenza, saremo quindi aperti a qualsiasi proposta o collaborazione che abbia come finalità il bene comune.
Rimango a vostra completa disposizione.
Cordiali saluti.
Fabio Pochesci


Risposte candidati sindaci: comune di Monte Porzio Catone, Andrea Galati M5S

Buongiorno,
l’orientamento del MoVimento 5 Stelle è chiaro e lampante!

Nel nostro programma depositato abbiamo i seguenti punti:
30. No incondizionato alla realizzazione di impianti Biogas, Centrali di Incenerimento e/o Cremazione. 
31. Promozione di una corretta gestione sostenibile dei rifiuti, visti non più come un problema ma come una risorsa di sviluppo economico per il nostro Comune. 
32. Promozione di uno studio di fattibilità finalizzato alla creazione, in più fasi successive, di una vera e propria struttura comunale che si occuperà della raccolta dei rifiuti, della loro separazione e della vendita dei materiali riciclabili recuperati, considerati quindi risorsa e non scarto. 
33. Revisione complessiva delle convenzioni con i soggetti già operanti nei settori di competenza e controllo del loro operato. 
34. Introduzione della “Tariffa Puntuale” e progetti in direzione “Rifiuti Zero”, attivando vari livelli di premialità con sgravi fiscali per chi differenzia meglio. 
35. Realizzazione nuova Area Ecologica o Ecocentro. 
36. Realizzare dei punti di raccolta remunerata, utilizzando appositi apparati compattatori. 
37. Bonifica del territorio comunale da rifiuti abbandonati, anche segnalati grazie alle segnalazioni dei cittadini facilitati dagli strumenti informatici di partecipazione.
40. Organizzazione di un servizio ciclico di raccolta rifiuti ingombranti.
43 - "...introduzione della certificazione ambientale Protocollo LEED e ITACA..."


Per questo abbiamo appoggiato l'anno scorso la raccolta firme delle forze politiche di opposizione contro il piano crematorio dell'attuale Giunta Gori e dalla stessa ignorata, ma per fortuna fermato dalla Conferenza dei Servici che ha espresso parere negativo sul progetto in esame, rilevando sostanzialmente l’incompatibilità paesaggistica delle opere proposte rispetto alle qualità intrinseche del paesaggio nel quale le stesse dovrebbero inserirsi.
Inoltre abbiamo
 evidenziato pubblicamente con un comunicato (un fatto che se fosse confermato contrasteremo con tutte le nostre forze) la presenza nel programma della lista Gori "Viviamo Monteporzio" di un punto ambiguo che recita così "valorizzazione dal punto di vista ENERGETICO della parte organica del rifiuto" che non lascia preludere a nulla di buono per il territorio monteporziano e castellano tutto.
Visto che alla vostra email di Set. 2013 scorso non hanno risposto, speriamo che lo facciano ora nei confronti di questo vostro sollecito, altrimenti ci viene naturale chiederci: secondo voi cosa ci sarà dietro questo silenzio di Gori?

Restiamo disponibili per fornire ulteriori dettagli e per collaborare con delle vostre azioni in merito.

Cittadino portavoce Andrea Galati
Candidato Sindaco MoVimento 5 Stelle

Monte Porzio Catone

Risposte candidati sindaci:comune di Marino Carlo Colizza M5S

In tema di rifiuti partiamo dal concetto delle 4 R, ovvero Riduzione, riuso, riciclo e recupero. Il M5S propone alla cittadinanza una gestione dei Rifiuti che preveda il loro inserimento in un sistema di filiera capace di reimpiegarli anziché inviarli in discarica, considerando il rifiuto una opportunità di sviluppo  da trasformare in risorsa, anziché una fonte di spreco e danno ambientale. Così è prevista la creazione di Centri di Recupero, stazioni di compostaggio aerobico, in sostanza si vuole favorire la creazione di una economia delle materie prime secondarie, vero e proprio tallone d’Achille del sistema economico attuale. Nulla a che spartire con l’idea folle del digestore anaerobico per la frazione umida che il centrodestra propone come soluzione del problema rifiuti che essa stessa, con la silente complicità degli oppositori,  ha creato anche a Marino favorendo i gestori delle discariche.
Considerate che a Marino sono protagonisti, da un lato il centro destra, maestro di indifferenziata ( circa 18 mila tonnellate di  rifiuti in discarica, contro un misero  5 mila tonnellate di differenziati ed una tassazione esasperata) ed il centro Sinistra, impegnato a sostenere i propri vertici regionali (quelli che, come nelle passate giunte di altro colore, lasciano scorrere fiumi di denaro verso le discariche), ebbene tutti insieme a correre contro il pericolo Falcognana (tranne al momento di votare in Regione si intende).
Il tutto è inserito nel triste quadro a noi noto, dove la Regione Lazio non emana il piano di gestione dei Rifiuti, il Comune di Roma (oltre 2 milioni di abitanti) viene gestito da una sola Azienda, ovvero fuori scala tecnica ed economica. I Municipi Romani da soli superano il numero di abitanti minimo che rende utile gestire direttamente  l’intero ciclo rifiuti, ma questa possibilità  gli viene sottratta a favore di AMA.  Da una parte, l’AMA, un’Azienda che non si è mai dotata delle strutture necessarie per gestire secondo legge l’imponente massa di rifiuti indifferenziati, dall’altra i gestori delle discariche (Cerroni) che pur potendo utilizzare le tecnologie che salvaguardano meglio l’ambiente e la salute, preferiscono incassare milioni di euro gettando i rifiuti nelle enormi buche della morte che costellano la nostra come le altre regioni.
In questa catena di eventi  lo Stato, ma sopra tutto la Regione Lazio,  non ha posto le basi per liberare risorse a favore delle attività economiche basate sulle materie prime secondarie (quello che dovrebbero trasformare i rifiuti differenziati) a vantaggio di Consorzi nazionali che sottopagano quanto conferito dai Comuni ed agli stessi gestori delle discariche.
Risultato possono arrestarli tutti (politici corrotti e concussi, capitani di impresa corruttori) ma il sistema richiederà di ospitare i rifiuti in altre discariche (Monti Ortaccio e Quartaccio, già indicate nella famosa relazione Sottile).
A disposizione per qualsiasi chiarimento e speranzosi di poter contribuire alla salvaguardia del territorio, nel rispetto delle proprie differenti caratteristiche, salutiamo calorosamente.
M5S Marino       

Carlo Colizza      

giovedì 15 maggio 2014

Una scoperta in odore di santità

“Una villa di difficile interpretazione ma in odore di santità”

A distanza di due mesi, nessuna risposta!
Era per l’esattezza il 19 marzo 2014, quando il Comitato di Difesa del Territorio dei Colli Prenestini e Castelli Romani, ha inoltrato al Ministero dei Beni Culturali ed ai reparti speciali della Guardia di Finanza un esposto per denunciare lo stato di abbandono nel quale versa l’area dove sono stati rinvenuti i resti di una importante Villa attribuita a Cesare e Massenzio.
(Qui l’ esposto: http://comitatodifesaterritoriale.blogspot.it/2014/05/esposto-villa-di-cesare-e-massenzio.html )


Malgrado l’esplicita richiesta di ricevere informazioni sulle iniziative intraprese, ad oggi non vi è alcuna risposta; eppure, la frase “Una villa di difficile interpretazione ma in odore di santità” con in cui il Prof. Federico Guidobaldi  (Presidente della AISCOM e Professore emerito del Pontificio Istituto di archeologia Cristiana) ha definito la “Villa di Cesare e Massenzio” in occasione del “XX° Colloquio della AISCOM” (Associazione Italiana per lo studio e la conservazione del mosaico) la dice lunga sull’importanza di questo ritrovamento.

I resti di questo importante sito archeologico sono stati rinvenuti nel 2010  a San Cesareo, a sud est di Roma, in occasione dei saggi archeologici preventivi alla realizzazione di un piano integrato di edilizia residenziale (denominato “La petrara”) e legata ad un moderno edificio di culto.

Il convegno, organizzato dalla AISCOM in collaborazione con l’AIEMA  (l’ Associazione Internazionale per lo studio dei Mosaici),  alla quale aderiscono studiosi provenienti da Francia, Inghilterra, Spagna, Tunisia e Nord America,  si è tenuto a Roma presso  Palazzo Massimo, sede del Museo Nazionale Romano, dal 19 al 22 marzo scorso.

La Villa Imperiale di San Cesareo con i suoi mosaici, è stata illustrata dal Dott. Alessandro Betori (Funzionario Responsabile di zona della Sovrintendenza Archeologica per Lazio) il quale precedeva il suo intervento chiedendo al prestigioso consesso accademico presente un aiuto per l’interpretazione dei mosaici della Villa che si accingeva a mostrare.

La relazione del Dott. Betori in effetti, sebbene puntuale dal punto di vista tecnico, è sembrata voler sminuire l’importanza dei mosaici e della Villa nel suo insieme.

Diversamente, gli studiosi presenti hanno dimostrato ampio interesse nei confronti dei mosaici della Villa rinvenendone caratteristiche inedite e, nel sottolinearne l’importanza ed in qualche caso l’unicità, ne hanno auspicato la salvaguardia ed un imminente progetto di restauro.

Tra i tanti sono intervenuti: il Prof. Henri LAVAGNE della Accademie des inscriptions et Belles-lettres di Parigi e la Prof.ssa Catherine BALMELLE (President della AIEMA Association Internazionale pour L’Etude de la Mosaique Antique).

Il sito ove oggi sorge San Cesareo era conosciuto con il nome di “Ad Statuas” ed era un importante snodo stradale a sud est di Roma lungo il tracciato dell’antica Via Labicana. Da qui  infatti si diramavano i diverticoli che conducevano a Praenenste (odierna Palestrina), a Gabi, al Tuscolo ed al Monte Algido unendo così la Via Labicana alla Via Prenestina,  Tiburtina e Latina.

L’ importanza della località “Ad Status” è rappresentata nella “Tabula Peutingeriana”, una delle più famose mappe geografiche dell’ Impero Romano.

In questo luogo Giulio Cesare costruì una delle sue ville di campagna, conosciuta come “Labicanum Caesaris”. In questa Villa il dittatore romano scrisse, alle idi di settembre del 45 a.C., il  suo testamento con il quale nominò suo erede il  pronipote Caio Ottavio, il futuro Imperatore Augusto.

E’ per questo motivo che Valerio Massenzio ristrutturò questa residenza imperiale, circa 350 anni dopo, e qui, il 28 0ttobre del 306.d.C,  fu nominato Imperatore dal popolo di Roma.

I recenti ritrovamenti hanno permesso di individuare solo una parte della Villa per una estensione di circa 10.000 mq. Tra questi, oltre ad uno splendido ninfeo-cisterna, della capacità di 30.000 mc. e decorato da venti nicchioni, risalta un impianto termale dell’estensione di 600 mq. immediatamente a sud del tracciato della Via Labicana.

La parte residenziale della Villa, rinvenuta nell’area meridionale dello scavo, mostra una stratificazione risalente ad un periodo che va dal I° sec. a.C. (epoca di Giulio Cesare)  fino al IV° sec. d.C.
In questa area si sono rinvenuti una serie di pavimenti a mosaico di notevole pregio, sia in bianco e nero che policromi.

Ancora nel 2013, a nord dei resti della Villa, in occasione di ulteriori saggi preventivi a seguito della espansione del Piano Integrato si è rinvenuto il tracciato integro della Via Labicana per oltre 200 metri e circa 150 tombe di varie epoche, alcune con notevole corredo.

Nell’ambito del convegno, ha destato scalpore l’intervento di un membro del Comitato di Difesa del Territorio dei Colli Prenestini e Castelli Romani che ha evidenziato lo stato di abbandono degli scavi presso i quali insiste di fatto il cantiere edile della ditta che con ogni mezzo sta cercando di portare avanti una speculazione edilizia, immediatamente a ridosso del ritrovamento, che prevede la realizzazione di una chiesa e diverse abitazioni.

Tale intervento, nell’ambito di un simile convegno non ha lasciato sicuramente indifferenti e il Dott. Betori, invece di accogliere l’interesse per un bene archeologico di tale rilevanza ed adoperarsi per il coinvolgimento degli studiosi presenti in un progetto internazionale di recupero e valorizzazione, si è affannato ad interrompere più volte l’intervento di denuncia malgrado, come da lui successivamente dichiarato, fosse perfettamente a conoscenza dello stato di abbandono dell’area.

Lascia peraltro perplesso il fatto che lo stesso Dott. Betori fosse a conoscenza della coesistenza del cantiere edile nella stessa area degli scavi.
Ci si chiede come mai la Sovrintendenza non abbia posto un vincolo indiretto all’area affinché si aumenti la distanza da eventuali fabbricati che ne comprometterebbero una adeguata fruibilità visiva.
Insomma, anche questo sembra essere un altro caso all’italiana, dove l’interesse privato rischia di prendere il sopravvento sulla tutela e la valorizzazione di un bene culturale e pubblico in un contesto in cui i resti di questa Villa vengono ad arricchire l’enorme potenziale economico e turistico dell’intera area  ove risultano già presenti il Tempio della Dea Fortuna di Palestrina, le splendide Ville di Tivoli e l’antica città di Gabi.

Inoltre, con il recente restauro del mausoleo di Tor Pignattara e delle splendide catacombe dei SS. Marcellino e Pietro, in quella zona della Villa Imperiale chiamata “Ad duos Lauros”, si potrebbe creare lungo l’attuale Via Casilina (erede dell’antica Via Labicana), un percorso storico ed archeologico che partendo dal “Sessorium” (Complesso Imperiale di Santa Croce in Gerusalemme) e passando per Tor Pignattara e per San Cesareo giunga fino alla Villa Magna di Anagni, legando così le varie parti del possesso Imperiale Labicano.


Malgrado tutte le difficoltà logistiche ed economiche che può comportare il recupero e la valorizzazione di simile patrimonio è amaro constatare l’assenza di risposta da parte di chi è chiamato a tutelare il patrimonio pubblico; azione che costringerà il Comitato stesso a valutare la possibilità di richiedere alla Corte dei Conti la verifica dell’eventuale danno erariale derivante dalla mancata conservazione del bene.




mercoledì 14 maggio 2014

Esposto Villa di Cesare e Massenzio

Il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani,  il 19 marzo 2014 inviava un esposto alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e, per conoscenza, al comune di San Cesareo, al Presidente del FAI e al  Nucleo di Polizia Tributaria di Roma -Gruppo Tutela Beni Archeologici- avente ad oggetto il progetto di edificazione  edilizia nelle immediate vicinanze dei ritrovamenti archeologici identificati nei resti della Villa di Cesare e Massenzio. Aderivano con noi: "Italia Nostra",  "Love San Cesareo" e "Retuvasa".
Di seguito il testo:

Oggetto: San Cesareo (RM) – Loc. Colle Noce – Progetto di edificazione in ambito sottoposto a vincolo ex PTPR Lazio.

Con riferimento a quanto in oggetto, preso atto della delibera del Comune di San Cesareo n.1 del 16/01/2014 in cui la Amministrazione Comunale ha espresso parere favorevole al nuovo progetto di un complesso residenziale e di una chiesa nelle immediate vicinanze dei ritrovamenti archeologici identificati nei resti della Villa di Cesare e Massenzio, si espone quanto segue:
-   non risultano intraprese misure a protezione e tutela della   zona vincolata;
-   la zona vincolata non risulta recintata e quindi separata dal resto del Piano Integrato;
-   la stessa versa in condizioni di completo abbandono e degrado come da evidenza fotografica allegata;
-   risultano rinvenuti nuovi tratti della Via Labicana non ancora sottoposti a vincolo;
-   risulta ancora assente la VAS (valutazione ambientale e strategica);
-   il nuovo progetto edificatorio prevede un innalzamento dell’altezza complessiva della chiesa e degli immobili residenziali;

Premesso quanto sopra si richiede a questo spettabile ufficio la possibilità di attuare le misure a tutela del bene archeologico, della sicurezza delle persone e le seguenti verifiche:

-   possibilità di estensione del vincoli diretti ed indiretti dei tratti di Via Labicana recentemente rinvenuti;
-   possibilità di vincolo indiretto su tutta l’area archeologica precedentemente rinvenuta affinché sia garantita la fruibilità visiva dell’intera area archeologica;
-   possibilità di assoggettamento al Modello del Piano di Gestione Museale;
-   del rispetto degli obblighi di salvaguardia da parte di Comune e privati della zona soggetto a vincolo.


Si richiede altresì espressamente di essere informati in ordine a quanto emerge dai fatti sopra narrati, delle misure adottate o di un’eventuale archiviazione della istanza.

Sicuri di un vostro interessamento in merito, porgiamo cordiali saluti.

Colonna 19 marzo 2014

Il Presidente 
Elisa Memeo





venerdì 9 maggio 2014

NO BIOMASSE A ROCCA PRIORA






Il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani, esprime con forza la propria contrarietà ed il proprio dissenso al progetto di costruzione di un impianto a biomasse per la produzione di energia,  alimentato dagli scarti delle aree verdi,  nel comune di Rocca Priora. Tale intenzione è espressa in modo chiaro ed inequivocabile nel programma elettorale di “Rocca Priora in comune” per Carmen Zorani sindaco, nella sezione “ambiente”.
E’ bene ricordare che il Comitato di Difesa del Territorio nasce nel 2013 in seguito all’urgenza di contrastare l’altro progetto di centrale a biomasse, in quel caso era prevista un’alimentazione ad olii vegetali, nel comune di Colonna. Progetto ad oggi sventato proprio grazie alla mobilitazione dei cittadini ed alla conseguente impopolarità che ne sarebbe conseguita per i politici locali che lo sostenevano.
Durante il nostro percorso abbiamo sostenuto e proseguiamo nel sostenere quei movimenti, primo tra tutti il Comitato per Gallicano, che dedicano il loro impegno e la loro attività alla lotta contro le centrali a biogas e biomasse.
Continuiamo quindi ad  opporci fermamente ad ogni tentativo che vuole anteporre il guadagno e la speculazione economica (nella forma degli incentivi che lo Stato favorisce a questa tipologia di impianti) alla salute dei cittadini ed alla salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni.
Bio-massa, bio-gas, green economy… Basta con questi suffissi ingannevoli, basta con la mistificazione delle parole, basta con la farsa di una presunta energia “pulita”. Qui non c’è nulla di pulito così come non c’è nulla di bio o di veramente green,  ma solo un gioco di  profitti  molto sporco.
Prestigiosi studi medici e professionisti del settore hanno ormai acclarato le nocività e le criticità derivate da questi impianti. Chiunque con un minimo di buon senso e di buona volontà non faticherà di certo nel trovarne notizia.
Noi non vogliamo queste centrali che andrebbero a depauperare irrimediabilmente il nostro prezioso patrimonio boschivo, le nostre importanti risorse agricole, il bene primario e i diritti inalienabili che ogni persona possiede, primo fra tutti il diritto alla salute. Noi non le vogliamo queste centrali e non vogliamo neanche sentirne parlare, seppur in modo ipotetico, in un programma elettorale.


Comitato di difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani







lunedì 5 maggio 2014

sollecitazioni pre elettorali

Come a Natale, anche in periodo elettorale tutti sembrano più buoni o quantomeno sembrano animati da tanti buoni propositi, tali da confondere le idee al più scettico degli scettici.

Di certo rimane sempre più difficile credere ai discorsi di coloro che per anni hanno fatto ben altro che far corrispondere i fatti alle parole; costoro, proprio in questo periodo, ti cercano, ti circuiscono con buone parole, ti assicurano che dopo le elezioni daranno maggiore attenzione alle istanze tue e dei cittadini che come te cercano di migliorare la condizione di vita che li circonda.

Spesso, si avverte uno strano senso di appagamento nel sentire i loro toni rassicuranti che, ahimè, si è però ormai consapevoli si tradurranno nei mesi e negli anni a seguire (normalmente quelli della consigliatura) in un assurdo e assoluto vuoto.

E’ questo il caso dei membri del Comitato di Difesa del Territorio che nelle ultime settimane sono stati più volte avvicinati, con particolare interesse, da diversi politici locali che si sono dichiarati disponibili ed interessati alle istanze che il Comitato con forza avanza da mesi.

Ci si chiede quindi perché, tale disponibilità giunga solo oggi e sembri non tenere per nulla in considerazione quelle stesse istanze che il Comitato ha formulate sin dalla scorsa estate e che non sono mai state  soddisfatte.

Si risale al settembre dell’anno 2013 quando, ad esempio, il Comitato di Difesa del Territorio dei Colli Prenestini e Castelli Romani, preoccupato del rapido espandersi di Centrali Biogas e Biomasse sul territorio protocollava una mail per richiedere alle singole Amministrazioni Comunali quali fossero gli orientamenti in merito. (Per il testo della mail: http://comitatodifesaterritoriale.blogspot.it/2014/05/istanza-ai-comuni.html).

Dei comuni contattati: Artena, Capranica Prenestina, Castel San Pietro, Cave, Frascati, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Labico, Lariano,  Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Palestrina, Rocca di Cave, Rocca di Papa, Rocca Priora, San Cesareo, Valmontone, Velletri e Zagarolo nessuno a tutt’oggi si è degnato di rispondere ai nostri interrogativi.

Questo silenzio è reso ancora più grave se consideriamo due fattori.  Il  primo è che il Consiglio di Stato, con la decisione del 9 gennaio 2014,  stabilisce che: gli atti relativi al potere di pianificazione urbanistica -in quanto rivolto alla realizzazione adeguata di una pluralità di interessi pubblici, in cui rientra l’ambiente al fine di preservarlo e conservarlo-, la localizzazione di opere pubbliche, gli atti autorizzatori di interventi edilizi, nella misura in cui possono comportare danno per l’ambiente, possono essere oggetto di impugnazione da parte di associazioni ambientaliste in virtù delle loro finalità istituzionali. Il secondo riguarda la protesta  che sul territorio cresce sempre più diffusamente in tal senso ad opera di Comitati e Associazioni ambientaliste.

Molte Amministrazioni comunali hanno inteso la realizzazione di Centrali Biomasse e Biogas come una soluzione utile ad appianare i bilanci comunali e/o risolvere il problema di smaltimento dei rifiuti. Peccato che tale scelta, a volte affrontata con molta leggerezza e senza approfondirne le conseguenze, vada ancora una volta a discapito dei cittadini tutti.

Cittadini che oltre ad essere stati spesso coinvolti in una raccolta differenziata che, nella maggioranza dei casi  altro non ha portato che ad un incremento dei costi di smaltimento, si troverebbero a subire i danni alla salute derivante da questi nuovi impianti peraltro pagati con il loro contributi, spesso inconsapevolmente, versati attraverso una addizionale in bolletta elettrica che pesa fino al 25% del suo totale.

Insomma, come si usa dire: “cornuti e mazziati”.

Noi vogliamo sentire qualcuno portare avanti una seria battaglia per la riduzione dei rifiuti, la raccolta puntuale con incentivazione del cittadino virtuoso, la creazione di centri di riuso, e la realizzazione di stazioni comunali di compostaggio aerobico.

Prima ancora di chiudere il ciclo del rifiuto cerchiamo di aprirlo o modificare le disastrose dinamiche che in questi anni hanno portato ben poco di buono in termini di servizi, salute e riduzione dei costi di smaltimento.


A coloro che si apprestano a calcare la scena politica locale in vista delle imminenti elezioni comunali, rivolgiamo quindi, in alcuni casi rinnoviamo, l’invito ad esprimere il loro orientamento sul tema dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti, anche alla luce dei recenti “arresti eccellenti” del clan Cerroni & Company che hanno evidenziato in tutta la propria drammaticità il pantano dell'illegalità e degli interessi criminali legati a questo tema.
Auspichiamo quindi una risposta scritta dai seguenti candidati:
COLONNA - Augusto Cappellini, Fabio Pochesci, Roberto Rosini
ROCCA PRIORA - Damiano Pucci, Carmen Zorani, Gianluca Mastrella, Pierpaolo Vinci, Antonio Pucci
MONTE PORZIO CATONE - Luciano Gori, Emanuele Pucci, Andrea Galati
MARINO - Fabio Silvagni, Emanuele Ciamberlano, Eleonora di Giulio, Adolfo Tammaro, Carlo Colizza
FRASCATI - Mirko Fiasco, Alessandro Adotti, Fabio Polli, Alessandro Spalletta, Roberto Mastrosanti, Vincenzo Rossetti, Emanuele Dessì, Stefano Baccani
PALESTRINA - Adolfo De Angelis, Massimo Guerrini, Angelo Marzicola, Ludovico Rosicarelli, Claudio Rotondi, Andrea Saladino, Giulio Tomassi
CAVE - Angelo Lupi, Orazio Campo,  Sergio Boccuccia
GENAZZANO - Fabio Ascenzi, Domenico Cremona
SAN VITO ROMANO - Francesco Laudoni, Franco Pasquali,  Maurizio Pasquali, Guido Trinchieri 
CAPRANICA PRENESTINA - Francesco Colagrossi, Antonio Bruzzano

Bene, cari politici, noi non ci accontentiamo più di promesse, vogliamo risposte; così come non vogliamo favori ma semplicemente il rispetto dei nostri diritti.

Comitato di difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani


domenica 4 maggio 2014

Istanza ai comuni

Di seguito una mail inoltrata nel settembre 2013 per richiedere alle singole amministrazioni quali fossero i propri orientamenti in merito all'espandersi delle centrali a biogas e  biomasse sul territorio.
Questi i comuni interrogati: Artena, Capranica Prenestina, Castel San Pietro, Cave, Frascati, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Labico, Lariano,  Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Palestrina, Rocca di Cave, Rocca di Papa, Rocca Priora, San Cesareo, Valmontone, Velletri e Zagarolo, dei quali ad oggi nessuno si è degnato di rispondere.

OGGETTO: RILEVAMENTO DEGLI ORIENTAMENTI DEL CONSIGLIO COMUNALE IN MERITO ALLA EMERGENZA DI SALUTE PUBBLICA ED AMBIENTALE RILEVATA SUL NOSTRO TERRITORIO.
Il sottoscritto Michele Borzi, in qualità di Presidente del Comitato di Difesa del Territorio con sede in Colonna, Via Enrico Berlinguer 2 int. 15 - C.F. 92029950588 – email: indirizzo PEC comitatodifesaterritoriale@pec.it
Preso atto
- Che l’art. 32 della Costituzione Italiana sancisce la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività e
, nel sancire la tutela della salute, di fatto obbliga lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute in termini generali e di globalità, considerato che il mantenimento di uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale costituisce diritto fondamentale per l’uomo;
- Che l’art. 50, comma 5°, Decreto Legislativo 267/2000 collegato all’art. 54 dispone che il Sindaco, nella qualità di Ufficiale di Governo, può adottare provvedimenti contingibili ed urgenti con lo scopo di esprimere e prevenire pericoli che minacciano la pubblica incolumità;
- Che il Sindaco ha il precipuo dovere di conoscere lo stato di salute della popolazione relativamente alle condizioni sociali ed ambientali in cui vive; ha l’obbligo di adottare idonei provvedimenti nel caso di condizioni ambientali insalubri, nocive, dannose, pericolose; nel caso sussistano pericoli potenziali o reali, in base alla cd. direttiva Seveso, ha l’obbligo di informare la popolazione stessa dei possibili rischi di incidenti rilevanti cui è sottoposta;
- Che in base al Decreto Legislativo 19 giugno 1999 n. 299 il Sindaco ha poteri di programmazione relativamente alla gestione del servizio sanitario; in considerazioni delle pressioni e moratorie europee nonché della necessità logistiche che comportano scelte immediate e precise in materia di gestione dei rifiuti;
- della maturata consapevolezza dei danni alla salute ed all’ambiente apportati dall’uso di discariche e dalla combustione dei rifiuti;
- degli impegni assunti con l’adesione agli accordi di Kyoto;
- della assimilazione a “energia rinnovabile” di coltivazioni, scarti di produzione/allevamento e rifiuti urbani ed industriali meglio conosciuti come Biomasse, Biogas ed olii vegetali/esausti destinati alla combustione in apposite centrali dedite alla produzione di energia elettrica;
- degli incentivi erogati per la produzione di energia elettrica ottenuta dalla combustione delle suddette “fonti rinnovabili” attraverso apposite centrali;
- della devastazione del territorio, in alcuni casi necessaria per l’insediamento e la produzione di materia prima da processare, con particolare riferimento alle centrali approvvigionate da
monocoltivazioni che vanno a sostituire coltivazioni autoctone e per le quali è necessario garantire livelli di massima produttività ottenibili attraverso l’insediamento di coltivazioni OGM e l’uso di prodotti chimici che inficiano la qualità del terreno, dell’aria e delle falde acquifere;
- del proliferare di centrali di potenza inferiore a 1MW che, grazie ai finanziamenti in corso ed agli scarsi controlli e limitazioni imposte per legge, si vanno diffondendo in maniera sconsiderata su tutto il territorio laziale;
- della inesistenza di un coordinamento territoriale, di un piano energetico e di una legge di tutela nazionale e regionale;
- dei rilevanti danni alla salute ed all’ambiente rilevati in aree prossime ad impianti similari già esistenti in Italia ed all’estero;
- della tecnologia e metodologie già esistenti in grado di rivalutare il valore insito del rifiuto e trasformarlo da “centro di costo” a “risorsa” (raccolta differenziata e trattamento aerobico del materiale organico);
- della disponibilità di tecnologie in grado di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile senza inficiare sulla salubrità dell’aria, delle falde acquifere ed in generale della salute e dell’ambiente;
- della disponibilità online dei dati relativi la qualità dell’aria, rilevati da ARPA LAZIO e pubblicati sul sito: http://www.arpalazio.net/main/aria/doc/;
-
Chiede che l’Amministrazione Comunale
- con particolar riferimento a quanto sopra menzionato, provveda se non ancora fatto ad inserire nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, ovvero indicendo una seduta straordinaria se il caso lo richiede, un momento di confronto per valutare le problematiche legate alla gestione dei rifiuti, la produzione di energia elettrica, la salvaguardia della salute pubblica e dell’ ambiente;
- comunichi allo scrivente, nei termini di legge, se sono in corso di studi di fattibilità, autorizzazioni o la costruzione di discariche, inceneritori, centrali atte alla combustione di Biogas, Biomasse, Olii di varia natura ovvero centrali atte alla produzione di energia elettrica e lo smaltimento di rifiuti civili ed industriali e favorisca, sempre nei termini di legge, gli atti relativi eventuali progetti in corso di approvazione o esecuzione;
- esponga formalmente allo scrivente il parere relativo un possibile insediamento degli impianti di cui sopra sul territorio comunale esponendo vantaggi e potenziali rischi per la salute della cittadinanza;
- prenda posizione e solleciti la creazione di un tavolo di lavoro locale, regionale, se possibile nazionale, per la definizione e soluzione del problema rifiuti e la produzione energia elettrica nel rispetto della salute pubblica e dell’ambiente che ci ospita.
- favorisca e sponsorizzi incontri formativi ed informativi nonché dibattiti con la popolazione al fine di alzare il livello informativo e di attenzione sull’argomento, avendo cortese cura di convocare anche il Comitato che lo scrivente rappresenta e che si dichiara sin d’ora disponibile ad intervenire con propri consulenti;
- disponga la pubblicazione sul sito comunale delle informazioni relative la qualità dell’aria, disponibili a costo zero sul su menzionato sito: http://www.arpalazio.net/main/aria/doc/;
In attesa di un Vostro sollecito riscontro, distintamente salutiamo.
Colonna lì
29/08/2013
COMITATO DI DIFESA DEL TERRITORIO
COLLI PRENESTINI-CASTELLI ROMANI
Il Presidente

MICHELE BORZI