Come a Natale, anche in periodo elettorale tutti sembrano più buoni o
quantomeno sembrano animati da tanti buoni propositi, tali da confondere le
idee al più scettico degli scettici.
Di certo rimane sempre più difficile credere ai discorsi di coloro che
per anni hanno fatto ben altro che far corrispondere i fatti alle parole;
costoro, proprio in questo periodo, ti cercano, ti circuiscono con buone
parole, ti assicurano che dopo le elezioni daranno maggiore attenzione alle
istanze tue e dei cittadini che come te cercano di migliorare la condizione di
vita che li circonda.
Spesso, si avverte uno strano senso di appagamento nel sentire i loro
toni rassicuranti che, ahimè, si è però ormai consapevoli si tradurranno nei
mesi e negli anni a seguire (normalmente quelli della consigliatura) in un
assurdo e assoluto vuoto.
E’ questo il caso dei membri del Comitato di Difesa del Territorio che
nelle ultime settimane sono stati più volte avvicinati, con particolare
interesse, da diversi politici locali che si sono dichiarati disponibili ed
interessati alle istanze che il Comitato con forza avanza da mesi.
Ci si chiede quindi perché, tale disponibilità giunga solo oggi e
sembri non tenere per nulla in considerazione quelle stesse istanze che il
Comitato ha formulate sin dalla scorsa estate e che non sono mai state soddisfatte.
Si risale al settembre dell’anno 2013 quando, ad esempio, il Comitato
di Difesa del Territorio dei Colli Prenestini e Castelli Romani, preoccupato
del rapido espandersi di Centrali Biogas e Biomasse sul territorio protocollava
una mail per richiedere alle singole Amministrazioni Comunali quali fossero gli
orientamenti in merito. (Per il testo della mail: http://comitatodifesaterritoriale.blogspot.it/2014/05/istanza-ai-comuni.html).
Dei comuni contattati: Artena, Capranica Prenestina, Castel San Pietro,
Cave, Frascati, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Labico, Lariano, Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone,
Palestrina, Rocca di Cave, Rocca di Papa, Rocca Priora, San Cesareo,
Valmontone, Velletri e Zagarolo nessuno a tutt’oggi si è degnato di rispondere
ai nostri interrogativi.
Questo silenzio è reso ancora più grave se consideriamo due
fattori. Il primo è che il Consiglio di Stato, con la
decisione del 9 gennaio 2014, stabilisce
che: gli atti relativi al potere di pianificazione urbanistica -in quanto rivolto alla realizzazione adeguata di una pluralità
di interessi pubblici, in cui rientra l’ambiente al fine di preservarlo e
conservarlo-, la localizzazione di opere pubbliche, gli atti autorizzatori di
interventi edilizi, nella misura in cui possono comportare danno per
l’ambiente, possono essere oggetto di impugnazione da parte di associazioni ambientaliste
in virtù delle loro finalità istituzionali. Il secondo riguarda la
protesta che sul territorio cresce
sempre più diffusamente in tal senso ad opera di Comitati e Associazioni
ambientaliste.
Molte Amministrazioni comunali hanno inteso la realizzazione di
Centrali Biomasse e Biogas come una soluzione utile ad appianare i bilanci
comunali e/o risolvere il problema di smaltimento dei rifiuti. Peccato che tale
scelta, a volte affrontata con molta leggerezza e senza approfondirne le
conseguenze, vada ancora una volta a discapito dei cittadini tutti.
Cittadini che oltre ad essere stati spesso coinvolti in una raccolta
differenziata che, nella maggioranza dei casi
altro non ha portato che ad un incremento dei costi di smaltimento, si
troverebbero a subire i danni alla salute derivante da questi nuovi impianti
peraltro pagati con il loro contributi, spesso inconsapevolmente, versati
attraverso una addizionale in bolletta elettrica che pesa fino al 25% del suo
totale.
Insomma, come si usa dire: “cornuti e mazziati”.
Noi vogliamo sentire qualcuno portare avanti una seria battaglia per la
riduzione dei rifiuti, la raccolta puntuale con incentivazione del cittadino
virtuoso, la creazione di centri di riuso, e la realizzazione di stazioni
comunali di compostaggio aerobico.
Prima ancora di chiudere il ciclo del rifiuto cerchiamo di aprirlo o
modificare le disastrose dinamiche che in questi anni hanno portato ben poco di
buono in termini di servizi, salute e riduzione dei costi di smaltimento.
A coloro che si apprestano a
calcare la scena politica locale in vista delle imminenti elezioni comunali, rivolgiamo quindi, in alcuni casi
rinnoviamo, l’invito ad esprimere il loro orientamento sul tema dell’intero
ciclo di gestione dei rifiuti, anche alla luce dei recenti “arresti eccellenti”
del clan Cerroni & Company che hanno evidenziato in tutta la propria
drammaticità il pantano dell'illegalità e degli interessi criminali legati a
questo tema.
Auspichiamo quindi una risposta
scritta dai seguenti candidati:
COLONNA - Augusto Cappellini, Fabio
Pochesci, Roberto Rosini
ROCCA PRIORA - Damiano
Pucci, Carmen Zorani, Gianluca Mastrella, Pierpaolo Vinci, Antonio Pucci
MONTE PORZIO CATONE - Luciano Gori, Emanuele Pucci, Andrea Galati
MARINO - Fabio Silvagni,
Emanuele Ciamberlano, Eleonora di Giulio, Adolfo Tammaro, Carlo Colizza
FRASCATI - Mirko
Fiasco, Alessandro Adotti,
Fabio Polli, Alessandro Spalletta, Roberto Mastrosanti, Vincenzo Rossetti,
Emanuele Dessì, Stefano Baccani
PALESTRINA - Adolfo De Angelis, Massimo Guerrini,
Angelo Marzicola, Ludovico Rosicarelli, Claudio Rotondi, Andrea Saladino,
Giulio Tomassi
CAVE - Angelo Lupi, Orazio Campo, Sergio Boccuccia
GENAZZANO - Fabio Ascenzi, Domenico Cremona
SAN VITO ROMANO - Francesco Laudoni, Franco Pasquali, Maurizio
Pasquali, Guido Trinchieri
CAPRANICA PRENESTINA - Francesco Colagrossi, Antonio Bruzzano
Bene, cari politici, noi non ci accontentiamo più di promesse, vogliamo
risposte; così come non vogliamo favori ma semplicemente il rispetto dei nostri
diritti.
Comitato di difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani
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