Salve, sono
Sergio Boccuccia candidato sindaco a Cave con il progetto civico “Cave
Insieme”, capisco l’amarezza con la quale vi rivolgete a tutti i candidati, ma
personalmente non condivido questo approccio che ci fa sembrare più controparti
che soggetti impegnati nella gestione al meglio del bene comune.
I quesiti
posti sono di portata tale che rispondere brevemente non è facile e si corre il
rischio di non riuscire a esprimere a pieno il proprio pensiero, in ogni caso
la risposta è doverosa.
La cura
dell’ambiente e la salvaguardia del territorio devono essere un impegno
primario di ogni amministrazione; questa affermazione tanto semplice da
apparire scontata implica però scelte non facili con un impatto sociale
notevole. Quindi il confronto e la partecipazione, oltre che necessari, devono
essere culturalmente alla base nella definizione di piani gestionali che diano
risposte a problemi (per esempio la gestione dei rifiuti) che
investono valori fondamentali come la salute e l’ambiente. Confronto che
significa appunto affrontare i problemi, anche partendo da visioni diverse,
proponendo le proprie soluzioni ma senza preconcetti al fine di ricercare la
soluzione condivisa in modo particolare quando si parla di temi complessi come
rifiuti, energia ambiente e salute.
Non voglio
parlare del modello della decrescita felice, ma è certo che la migliore energia
è quella non usata come il miglior ciclo di gestione dei rifiuti è non
produrli. Poi però l’energia serve e i rifiuti si fanno per cui bisogna gestire
la cosa.
Non è questa
la sede per scendere nei particolari delle diverse soluzioni tecnologiche, ma
ridurre i rifiuti è certamente una risposta che va nella direzione giusta anche
se richiede mutamenti organizzativi nel sistema di produzione e nella cultura
del consumatore e quindi un tempo di attuazione non breve. Qualche lungimirante
in Europa sta avviando il processo e noi dobbiamo seguirne l’esempio.
La raccolta
differenziata è un primo passo ma può essere migliorata valorizzando e
incrementando il riuso dei materiali selezionati.
Se poi
consideriamo che nel settore della gestione dei rifiuti la presenza di
inquinamenti malavitosi è notevole aggiungiamo un altro elemento di
complicazione. Però tutti dobbiamo concorrere per arrivare prima possibile alla
chiusura della discariche indifferenziate che sono la vera bomba ecologica su
cui siamo seduti.
Il nostro
impegno a contrastare scorciatoie da parte delle lobby dei rifiuti sarà totale.
Come premesso il miglior modo di gestire i rifiuti è non produrli, ma anche noi
siamo produttori di rifiuti di varie tipologie e, per i principi di solidarietà
e sussidiarietà, anche noi siamo chiamati a dare il nostro
contributo alla gestione di queste problematiche anche per evitare che, in
assenza di soluzioni, qualcuno si senta autorizzato a trasformare in
discariche a cielo aperto tutti quei siti defilati e di difficile controllo.
Per tutte queste ragioni non possiamo farci sopraffare dalla sindrome
NIMBY, le soluzioni vanno ricercate in decisioni partecipate e condivise a
livello di comprensori territoriali credibili dove ogni comunità deve farsi
carico di un pezzo del problema. Uno stretto controllo democratico del processo
può fornire ottimi risultati anche per la riduzione dei costi per i cittadini e
forse lo strumento per trasformare i rifiuti in risorsa anche dal punto di
vista occupazionale.
Un’ultima
notazione, ci chiedete risposte e il rispetto dei diritti: è sacrosanto. Ma è
opportuno ricordare che a ogni cittadino competono i doveri propri del ruolo
che ricopre nella società.
Sono a
disposizione per qualsiasi approfondimento.
Cordialmente
Sergio
Boccuccia
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