Questo qui sotto è il comunicato del Comitato I
Love San Cesareo sul Consiglio comunale straordinario sulla Villa di
Cesare e Massenzio, tenuto il 16 gennaio scorso.
Vorremmo porre l'attenzione, tra l'altro, anche su come viene
intesa la democrazia in certi ambiti istituzionali.
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Ormai questa storia è così assurda che solo Homer può aiutarci a descrivere come ci sentiamo!
Massenzio
non solo continua ad essere in pericolo ma non è difeso in maniera
efficace nemmeno dall'opposizione che dovrebbe farlo in quanto
portatrice di altre istanze e di un'altra idea della San Cesareo
futura.
Dopo una settimana di tanti pensieri e poche
parole ecco il report del passato consiglio che doveva rispondere alle
osservazioni sul progetto "La pietraia" (progetto che se verrà fatto
secondo i piani svetterà a ridosso di una zona con il vincolo
archeologico) un po' come se a 50 metri dal colosseo venisse costruito
un palazzo di 6 piani...ve lo immaginate?
Ma ecco il report:
Inutile
dire che la nostra richiesta di prendere la parola (visto che avevamo
presentato 7 osservazioni) e che nessuno ci rappresentava tra la
minoranza c'è stata negata. Due le motivazioni principali, una
burocratica (esposta del presidente del Consiglio) che ci ha detto che
avremmo dovuto fare la richiesta 4 giorni prima e una politica (esposta
dal Sindaco) che ci ha detto chiaramente che non sarebbe stata accolta
perchè avrebbe creato un precedente a suo avviso pericoloso perchè
avrebbe fatto si che altri cittadini avrebbero potuto fare la medesima
richiesta.
Intanto rispondiamo al sindaco che la nostra
richiesta era stata fatta solo in questo consiglio proprio per avere la
possibilità di replicare (come hanno potuto fare i consiglieri
dell'opposizione con le loro osservazioni) e che non era una richiesta
dettata dalla voglia di parlare e basta ed infatti negli altri consigli
in cui eravamo presenti mai era stata portata da noi una richiesta
simile.
Inoltre vorremmo che il sindaco (e parliamo a lui
in quanto rappresentante di tutta la giunta) dopo più di 6 mesi di
mandato si decidesse ad organizzare un consiglio (dal latino consilium
da consulere - consultare) aperto affinché anche i cittadini possano
essere appunto consultati.
Per non parlare della
possibilità di riprendere le sedute...richiesta archiviata da più di 4
mesi e mai messa all'ordine del giorno come il cambiamento del
regolamento del consiglio.
Ma andiamo con ordine, di
tutte le osservazioni( le nostre ve le abbiamo fatte leggere) come era
prevedibile sono state accolte solo quella inoltrata dal parroco della
chiesa di San Giuseppe e quella presentata il 7 gennaio dal comune
stesso (fuori tempo massimo di circa 5 mesi ma un cavillo l'ha fatta
comunque considerare valida).Accolta solo parzialmente quella del
movimento 5 stelle ma solo perché una delle richieste (aprire una strada
su via Casilina per poter accedere ai reperti in modo più semplice)
coincideva con quella del parroco e non poteva essere respinta
altrimenti anche quella del parroco non sarebbe passata.
Ridicole
inoltre alcune delle risposte date alle nostre osservazioni alcune sono
state respinte perché "impossibili" il motivo non è stato esplicitato è
come quando ti chiedono qualcosa e tu rispondi "no" e ti richiedono
"perché?" e tu rispondi "perché no!"
Il comportamento poi della lista voglia di cambiare ci appare assurdo.
Primo per lo sproloquio del consigliere (ex maggioranza) "Romoletto" (
che visto il soprannome pensavamo fosse ben contento di difendere un
bene che apparteneva anche a lui e che rinvigoriva i fasti della Roma di
millenni fa) che difende a spada tratta il progetto in nome della sua
proverbiale coerenza (ci chiediamo che fine abbia fatto la sua coerenza
quando si è presentato in una lista di centro sinistra quando prima
militava in quella di centro destra) inoltre visto che la maggioranza è
già d'accordo sul progetto forse un silenzio educato avrebbe messo meno
in imbarazzo le sue colleghe di lista che cercavano in qualche modo di
portare la voce ed il pensiero di altri cittadini.Che dire poi delle
rappresentanti femminili della lista che prima difendono le osservazioni
dei cittadini e poi votano contro (in nome sempre della
coerenza...Qualcuno dovrebbe spiegare a questa lista cosa sia la
coerenza e quale la sua etimologia forse capirebbero meglio dove andare e
magari ci andrebbero insieme.) Vedere perfino il segretario del partito
sgranare gli occhi dopo alcuni voti fa pensare che forse anche il PD di
San Cesareo su questa storia si deve mettere (ancora) d'accordo.
Noi
abbiamo solo capito che non è più qui la battaglia, che di battaglia si
tratta per difendere un bene che non è solo di San Cesareo (per fortuna
aggiungiamo) ma dell'Italia intera e che per colpa di una
amministrazione cieca che preferisce far aprire sale slot sulla propria
strada principale invece che investire sulla cultura e sul turismo
rischia di essere soffocato da palazzi inutili in nome della crescita
demografica (?) di un paese carente di ogni servizio.
Ora
il progetto dovrà trovare firma dei beni culturali e passare altri step
che noi monitoreremo insieme ad altri soggetti che si stanno muovendo
insieme a noi...se avete voglia di collaborare siete i benvenuti.
Continuando a darvi notizia dei futuri sviluppi vi lasciamo con una
frase del premio nobel per la letteratura Josè Saramago contenuta nel
suo libro Cecità
"Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono"
Elisa Capo del Comitato I Love San Cesareo
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