Molti cittadini non sono purtroppo affatto informati sulla normativa
relativa alla trasparenza e all’accesso agli atti, rimanendo di fatto all’oscuro sui propri diritti e indifesi nei confronti degli abusi della Pubblica
Amministrazione. Non è comunque facile
districarsi in quello che è un vero e proprio ginepraio da “Azzeccagarbugli”.
Il decreto legislativo 33/2013 è un provvedimento molto
importante, che integra soprattutto la legge 241/90 e le sue successive
modificazioni, dando teoricamente nuovi poteri al singolo e precisando anche
termini più severi per il rispetto dei tempi e di un diritto sancito dal nostro
sistema democratico e di conseguenza dalla Costituzione.
Quello che però ci chiediamo è quanta applicazione esso
abbia effettivamente nella pratica, considerata anche la scarsa vocazione alla
trasparenza degli enti locali del nostro territorio e non solo del nostro; quali
sanzioni siano di fatto previste, aldilà delle buone intenzioni e, soprattutto,
senza dover ricorrere per forza alla magistratura competente, che con i suoi
tempi biblici, scoraggia il singolo cittadino di nuovo solo, in una sorta di
estensione dell’universo kafkiano.
Queste nostre perplessità si rafforzano
ulteriormente, visto che spesso la figura del Difensore Civico (laddove egli è
stato nominato) resta avvolta in una nebbia, tutt’altro che trasparente e
autonoma, considerato anche che la sua designazione avviene di norma da parte
della rappresentanza politica istituzionale (comunale, provinciale e regionale).
Il nostro è un Paese con una spiccata vocazione al
legiferare. E’ una tradizione che può essere tranquillamente definita “millenaria”.
Ma la mancata applicazione delle norme e la conseguente tendenza alla irrefrenabile
proliferazione delle stesse, ci conduce automaticamente alla quasi totale
assenza del rispetto dei diritti.
Crediamo però che la pubblicazione da parte nostra dell’ultimo decreto e i
riferimenti alle altre norme, possano in qualche modo essere di ausilio,
rendendo un servizio che dovrebbe essere punto prioritario dello Stato e delle
varie Amministrazioni pubbliche.
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