venerdì 13 settembre 2013

Tutela per la villa di Cesare e Massenzio a San Cesareo



La villa di Cesare e Massenzio, rinvenuta a San Cesareo nel 2010, è una di quelle scoperte che in altri paesi nel mondo farebbe urlare di gioia e farebbe stappare bottiglie di champagne per l’importanza dei reperti e la loro unicità, come il monumentale ninfeo di più di 500mq o l’impianto termale o la palestra, per non parlare dei mosaici a colori perfettamente conservati e l’impianto della villa stessa con più di 30 locali.




Stiamo parlando della villa dove Giulio Cesare redasse il suo famoso testamento e dove Valerio Massenzio venne acclamato imperatore  il 28 settembre del 306.
Stiamo parlando di un possibile parco archeologico che potrebbe sorgere in uno dei comuni più giovani d’Italia e che potrebbe portare un indotto turistico mai visto per San Cesareo, creando posti di lavoro e risonanza mondiale per l’importanza dei reperti.
Purtroppo a limite di queste scoperte vincolate dai beni culturali c’è in progetto di costruire numerosi palazzi alti 18 metri e la nuova chiesa di San Cesareo.


Ci chiediamo se una cementificazione così  massiccia sia possibile vicino ad una scoperta così importante.
La discussione tramite un’ assemblea pubblica per cercare delle alternative condivise non potrebbe essere la strada per trovare soluzioni più consone per l'entità della scoperta?


Il 14 agosto scorso il Comitato di Difesa del Territorio ha consegnato al Comune di San Cesareo delle proprie osservazioni contrarie al progetto e siamo in attesa di una risposta e dell'evolversi della situazione.

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Comitato di Difesa del Territorio

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