martedì 15 luglio 2014

Discarica di Cupinoro

Riportiamo di seguito il testo della lettera, sottoscritta da diversi comitati, indirizzata al Presidente del Consiglio, al Presidente della Repubblica, alla Comunità Europea, alla Corte dei Conti e al Prefetto di Roma, contro l'ampliamento della discarica di Cupinoro.

Oggetto: discarica di Cupinoro (Bracciano, Roma).

Dovendo la S.V. pronunciarsi in merito alla riapertura della discarica in oggetto, nel territorio di Bracciano, i sottoscritti cittadini riuniti, residenti nell’area e le Associazioni ambientaliste , fanno presente quanto segue e:

chiedono e confidano che la valutazione demandata a codesta Autorità, venga effettuata esaminando l’intero dossier dell’area interessata, mediante la valutazione di elementi oggettivi, in modo scevro da scelte faziose o da interessi particolari, onde identificare le reali convenienze ed i relativi costi, a lungo termine,nell’interesse della collettività;

sono peraltro nella disponibilità di codesto Ufficio i motivati dinieghi del MIBACT, le osservazioni inviate in data 29 Aprile 2014, ed anche le petizioni individuali formulate a partire dal 12 giugno;

i sottoscritti ritengono indispensabile un approfondito esame della “soc. Bracciano Ambiente s.p.a” protagonista della gestione della discarica dal 2004 che ha, come unico socio, il Sindaco di Bracciano, in rappresentanza della collettività; evidenziando che l’esame dovrebbe interessare anche tutti gli aspetti amministrativi oltre quelli specificamente gestionali-operativi;

si ritiene opportuno evidenziare come appaia perlomeno singolare che l’amministratore unico della Bracciano Ambiente s.p.a., sia l’avv. Marcello Marchesi, legale personale e difensore in procedimenti penali del sindaco stesso;

più volte detta s.p.a. è stata del resto richiamata dai revisori dei conti del Comune e soprattutto dalla Corte dei Conti, che avevano ravvisato irregolarità nella gestione;

deve essere altresì evidenziato che la Regione Lazio, proprio in questi giorni, ha deliberato uno stanziamento di dieci milioni di euro, a parziale copertura dei buchi di bilancio, in particolare per il mancato accantonamento delle somme necessarie alle attività del “post mortem” della discarica, ma non risulta che lo stanziamento sia a fondo perduto e quindi, come al solito, l’insipienza di cattivi amministratori ricadrà sui cittadini, senza che vengano presi i dovuti provvedimenti nei confronti di chi ha creato tanti rilevanti danni alla collettività;

inoltre la Bracciano Ambiente, alla data odierna, non ha ancora chiuso il bilancio 2013, ma risulta in atti che essa trovasi sull’orlo del fallimento, con probabili letali ripercussioni economiche sul Comune di Bracciano;( all.n°1)

si insiste nel richiedere che qualcuno voglia analizzare tutti i libri contabili.

Proprio in questi giorni la B.A., a parole paladina dei lavoratori, ha anche perso la prima delle cause promosse, per ora, da 21 dei licenziati senza giusta causa e si suppone dovranno essere tutti risarciti;

sul piano operativo poi, la stessa società ha adottato metodologie, per il trattamento dei rifiuti, pesantemente sanzionate dalla Comunità Europea, continuando ad operare con il “tal quale” oltre ogni termine consentito, cosa che pare si continui a fare ancora, in spregio ad ogni norma;(all.n°2)

la B.A. inoltre ha ignorato gli specifici vincoli che interessano l’area di Cupinoro e tramite false dichiarazioni in atti pubblici, in merito alla presenza dei vincoli stessi, ha ottenuto le precedenti autorizzazioni;(all.n°3)

tra i firmatari di tali atti si può notare un personaggio agli arresti, pare, per reati attinenti la gestione rifiuti; (all. n°4)

si deve anche rappresentare che la “Bracciano Ambiente” ha operato all’insaputa del Consiglio Comunale, ad esempio, commissionando un progetto per un mostruoso ampliamento della discarica, per poi negarne l’esistenza, anche di fronte alla presentazione, da parte dei cittadini, dell’intera documentazione progettuale, tecnica ed amministrativo-contabile, completa dei relativi pagamenti; (all.n°5)

Molti dei fatti di sopra elencati, ci risulta siano, per gli aspetti di rilevanza penale, in indagine presso la Procura della Repubblica di Civitavecchia e si chiede a codesto Ufficio che vengano acquisite le debite informazioni al riguardo.

Appare doveroso denunziare in questa sede che il Comune ha sempre pervicacemente negato ogni possibilità di partecipazione della collettività alle decisioni, rifiutando costantemente la richiesta di un consiglio comunale “aperto” disperatamente richiesto dai cittadini con la consegna di 1500 firme!

Ciò dimostra che a Bracciano di democrazia si parla solo in momenti elettorali, ma non la si attua nella realtà, lasciando i cittadini privi di voce, di partecipazione e di tutela;

così come deve essere altresì denunziato lo “strabismo” di una Amministrazione che da un lato organizza convegni ed assemblee con l’intento di rilanciare il turismo, l’agricoltura, l’allevamento, viste le favorevoli e peculiari caratteristiche territoriali, la presenza del parco naturale dei laghi di Bracciano-Martignano e, non ultima, della più importante necropoli etrusca (Banditaccia Cerveteri); dall’altro non pensa minimamente al miglioramento delle infrastrutture a ciò utili, ma al contrario, tenta di far diventare quest’area, di notevole pregio paesaggistico, archeologico ed ovviamente turistico, un grande polo per i rifiuti che impedirebbe, senza alcun ombra di dubbio, qualsiasi possibilità di sviluppo nel senso sopra descritto.

Tentare il superamento di vincoli e norme di Legge, per ottenere, tramite un atto di imperio, in deroga ad ogni normale procedura, l’autorizzazione già negata, per una nefasta operazione che neanche propone una efficiente filiera operativa, ma si rifà a superati schemi di gestione dei rifiuti, già non più attivi in molti paesi della C.E., sarebbe, di fatto, un affronto alla logica di una corretta pianificazione territoriale; provocherebbe una probabile sanzione della C.E. che ha già, per la vicenda, lanciato un “ultimatum” e sarebbe altresì un affronto ai principi fondamentali della democrazia, soprattutto in considerazione della scarsa trasparenza, della mancanza di correttezza gestionale e operativa e dei fallimentari risultati ottenuti da chi, fino ad oggi, ha gestito.

I cittadini di Bracciano, Cerveteri e Manziana, hanno dimostrato disponibilità sin dal 1992 ed ora chiedono solo di vivere senza ammalarsi a causa di ciniche ed irresponsabili decisioni politiche e di lavorare guardando sereni al futuro: E’ UN LORO DIRITTO!

Ci appelliamo pertanto alla capacità di codesto alto Ufficio di avere una corretta visione d’insieme delle problematiche, con una attenzione a progetti e soluzioni più moderne, efficaci e convenienti e, quindi, chiediamo che la richiesta della “Bracciano Ambiente s.p.a.” che rappresenta la negazione di quanto sopra espresso, venga vigorosamente respinta.

Allegati:
N.1 (2 pagine)
N.2 (1 pagina)
N.3 (1 pagina)
N.4 (1 pagina)
N.5 (5 pagine)

Sottoscrivono:
Associazione Salviamo Bracciano – Roma
Associazione Borgo Medievale, Bracciano - Roma
NO DISCARICA CERVETERI - Roma
Comitato Terra Nostra di Cerveteri – Roma
Comitato Rifiuti Zero Fiumicino – Roma,
Comitato di Zona Borgo San Martino di Cerveteri - Roma
Gruppo di Studio Ambiente e Salute Manziana – Roma
SQAR (Scopetoni, Quarti e Aree Rurali) di Manziana – Roma
Forum Salviamo Il Paesaggio di Roma e Provincia
Salviamo il Paesaggio Litorale Roma Nord
Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani – Roma
CRA (Comitato per il Risanamento ambientale) di Guidonia Montecelio e Fonte Nuova - Roma
Comitato Cittadino San Giorgio a Cremano - Napoli
Ecoistituto del Veneto "Alex Langer", presidente Michele Boato
Ecoistituto della Valle del Ticino – presidente Oreste Magni
Movimento dei Consumatori, presidente Giulio Labbro Francia
AmicoAlbero di Venezia, presidente Luca Mamprin