giovedì 22 maggio 2014

Risposte candidati sindaci: comune di Cave, Sergio Boccuccia "Cave insieme"

Salve, sono Sergio Boccuccia candidato sindaco a Cave con il progetto civico “Cave Insieme”, capisco l’amarezza con la quale vi rivolgete a tutti i candidati, ma personalmente non condivido questo approccio che ci fa sembrare più controparti che soggetti impegnati nella gestione al meglio del bene comune.
I quesiti posti sono di portata tale che rispondere brevemente non è facile e si corre il rischio di non riuscire a esprimere a pieno il proprio pensiero, in ogni caso la risposta è doverosa.
La cura dell’ambiente e la salvaguardia del territorio devono essere un impegno primario di ogni amministrazione; questa affermazione tanto semplice da apparire scontata implica però scelte non facili con un impatto sociale notevole. Quindi il confronto e la partecipazione, oltre che necessari, devono essere culturalmente alla base nella definizione di piani gestionali che diano risposte a problemi  (per esempio la gestione dei rifiuti) che investono valori fondamentali come la salute e l’ambiente. Confronto che significa appunto affrontare i problemi, anche partendo da visioni diverse, proponendo le proprie soluzioni ma senza preconcetti al fine di ricercare la soluzione condivisa in modo particolare quando si parla di temi complessi come rifiuti, energia ambiente e salute.
Non voglio parlare del modello della decrescita felice, ma è certo che la migliore energia è quella non usata come il miglior ciclo di gestione dei rifiuti è non produrli. Poi però l’energia serve e i rifiuti si fanno per cui bisogna gestire la cosa.
Non è questa la sede per scendere nei particolari delle diverse soluzioni tecnologiche, ma ridurre i rifiuti è certamente una risposta che va nella direzione giusta anche se richiede mutamenti organizzativi nel sistema di produzione e nella cultura del consumatore e quindi un tempo di attuazione non breve. Qualche lungimirante in Europa sta avviando il processo e noi dobbiamo seguirne l’esempio.
La raccolta differenziata è un primo passo ma può essere migliorata valorizzando  e incrementando il riuso dei materiali selezionati.
Se poi consideriamo che nel settore della gestione dei rifiuti la presenza di inquinamenti malavitosi è notevole aggiungiamo un altro elemento di complicazione. Però tutti dobbiamo concorrere per arrivare prima possibile alla chiusura della discariche indifferenziate che sono la vera bomba ecologica su cui siamo seduti.
Il nostro impegno a contrastare scorciatoie da parte delle lobby dei rifiuti sarà totale. Come premesso il miglior modo di gestire i rifiuti è non produrli, ma anche noi siamo produttori di rifiuti di varie tipologie e, per i principi di solidarietà e sussidiarietà, anche noi siamo chiamati a dare il  nostro contributo alla gestione di queste problematiche anche per evitare che, in assenza di soluzioni, qualcuno si senta autorizzato a trasformare in discariche a cielo aperto tutti quei siti defilati e di difficile controllo. Per tutte queste ragioni non possiamo farci sopraffare dalla sindrome NIMBY, le soluzioni vanno ricercate in decisioni partecipate e condivise a livello di comprensori territoriali credibili dove ogni comunità deve farsi carico di un pezzo del problema. Uno stretto controllo democratico del processo può fornire ottimi risultati anche per la riduzione dei costi per i cittadini e forse lo strumento per trasformare i rifiuti in risorsa anche dal punto di vista occupazionale.
Un’ultima notazione, ci chiedete risposte e il rispetto dei diritti: è sacrosanto. Ma è opportuno ricordare che a ogni cittadino competono i doveri propri del ruolo che ricopre nella società.
Sono a disposizione per qualsiasi approfondimento.
Cordialmente

Sergio Boccuccia 

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